- Scritto da Francesco Fabbricatore
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"Sul recupero della Memoria resistenziale, ho il piacere di annunciarvi che è stato pubblicato il Diario di Francesco Majone, carabiniere e soldato calabrese che prese parte alla Grande Guerra e al secondo conflitto mondiale.
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Il saggio intende offire una sconvolgente serie di correlazioni lessicali e morfosintattiche del sardo (o meglio di quei pochi elementi sopravvissuti di paleosardo) con l'albanese, odierno superstite di antiche lingue balcaniche come l'illirico e il trace.
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Pubblicato, per volere di papàs Antonio Trupo, il volume "Civita: contrade e santi" di Vincenzo Bruno.
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Storia, tradizioni, ambienti sconosciuti, canyons, paesi immersi nel silenzio e nel culto delle tradizioni; in questo libro si intrecciano storia, religiosità, escursionismo, torrentismo, hydrospeed, racchiusi in una delle più riservate e sorprendenti valli del Parco nazionale del Pollino. Un ricco corredo fotografico, accurate carte dei sentieri, precisi riferimenti storici e naturalistici rendono il volume un indispensabile vademecum per chi ama la natura intatta e la cultura di un popolo radicato in una terra da scoprire.
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Sabato 3 maggio, alle ore 18, al Museo delle Icone, è stato presentato il nuovo libro di Mario Bellizzi “La chiesa dei profughi”. Hanno partecipato all’incontro, oltre all’autore, Vincenzo Tamburi, sindaco di San Basile, S.E. Rev.ma Donato Oliverio, vescovo dell’Eparchia di Lungro, Franco Altimari e Vittorio Cappelli, entrambi docenti all’Università della Calabria.
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Il nuovo libro di Vincenzo Bruno. La favola antica di un pugno di uomini alla conquista di una nuova patria. Dal paese delle aquile più di cinque secoli fa una gente intrepida trasmigrò a Civita, borgo alle falde del monte apollineo.
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- Scritto da Luigi Boccia
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Le prime luci dell'alba, riflesse dal mare di Sibari, illuminano Lungro dal basso risalendo lungo il tracciato del fiume Tiro. L'effetto scenico è teatrale, fascinoso e drammatico: il mare Ionio fa da sfondo alla valle del fiume che si perde nella montagna maestosa appena sopra le abitazioni del centro storico. Questo comprensorio geografico è stato, nei diversi periodi storici, il centro di una intensa attività umana che ha lasciato nel paesaggio lungrese tracce materiali deboli e fino ad ora quasi sempre ignorate o trascurate.
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