Nuova singolare iniziatiava del sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, che sa come trasformare le battaglie civili in megafono pubblicitario per il suo comune.
Da oggi Acquaformosa, comune di origini arbëresh della provincia di Cosenza, è un comune "deleghistizzato".
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Da oggi Acquaformosa, comune di origini arbëresh della provincia di Cosenza, è un comune "deleghistizzato".
Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando un provvedimento presentato dal sindaco della cittadina albanese, Giovanni Manoccio, che ha lanciato l'idea di una "battaglia di civiltà" contro il pensiero della Lega Nord, dicendosi al contempo disponibile ad avviare le procedure per un gemellaggio con un Comune del nord retto dalla Lega "per avvicinare le culture dei popoli". "I rappresentanti della Lega Nord - sostiene Manoccio - offendono e dileggiano il Meridione e i suoi cittadini tenendo comportamenti che ledono la dignità umana, sociale e culturale delle Regioni del Sud che pur nelle difficoltà hanno saputo scrive pagine importanti per la storia dell'intero Paese". "Non ce l'ho con la Lega - dice Mannoccio -. I leghisti, per certi aspetti, e per la loro folkloricità, mi sono anche simpatici, ma con quella cultura che appartiene a certe menti 'illuminatè del nord che guardano la Calabria con disprezzo. Da qui, la mia provocazione che non può e non deve essere intesa come momento di razzismo al contrario. Noi siamo un popolo accogliente, tollerante e di minoranza che quotidianamente si spacca le spalle per tirare avanti. Che ne sanno a Milano? La anni. Lassù si sa poco dei nostri problemi quotidiani. Noi siamo un popolo che alleva i propri figli con cura, investendo le nostre migliori energie, li seguiamo nel loro iter scolastico e poi, purtroppo, con grande probabilità, vanno a lavorare al nord arricchendo l'economia di quelle regioni". "Noi - ha concluso - siamo disposti ad avviare le procedure per un gemellaggio. Chi verrà potrà soggiornare a nostre spese. Li accompagneremo nei nostri luoghi facendoli vivere a stretto contatto con la nostra gente. Si renderanno conto che la Calabria è storia, cultura, ricchezza d'animo e disponibilità"
http://unionesarda.ilsole24ore.com
http://www.comunediacquaformosa.it/deleghistizzato.html
Preoccupato il Ministro della Lega Zaia. "Nel dettare questo comunicato mi spiace dover dare visibilità ad un amministratore della Repubblica italiana la cui mente si è tanto smarrita da fargli perdere la bussola del rapporto istituzionale, politico e sociale, che regolamenta il nostro Paese. E' talmente perso nei suoi deliri da suscitare nelle menti più avvedute fantasmi fin troppo importanti per lui". Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, commenta la decisione del Sindaco di Acquaformosa che ha dichiarato il suo comune "deleghistizzato". "Viene invece solo da sorridere - ha aggiunto - nel constatare che un Sindaco, e lo dico da amministratore (ed è dal 1983 che lo sono), abbia come principale preoccupazione quella di mettere tabelloni per dire che il suo Comune è 'deleghistizzato', ammesso che ciò voglia dire qualcosa per la stragrande maggioranza degli italiani". "Stupisce - ha sostenuto Zaia - che in momento nel quale molti temi che riguardano il Mezzogiorno d'Italia sono al centro del dibattito politico, un Sindaco senta la necessità di una simile iniziativa propagandistica. Viene il dubbio che in realtà si abbia paura del federalismo e delle idee di fondo della Lega che cominciano a penetrare anche nel sud del Paese". "Come Manzoni andò a sciacquare i panni in Arno per appropriarsi delle parole giuste per scrivere i Promessi Sposi - ha concluso Zaia - forse il nostro dovrebbe venire a risciacquare i propri deliri e i propri fantasmi nel Po. Le sue cognizioni di quello che definisce 'il pensiero leghista' sono raccapriccianti. Lo invito, per questa sua stranita formazione culturale, ad andare oltre i luoghi comuni e a superare quelli che a me appaiono semplicemente dei pregiudizi. Venga in Val Padana, parli con il popolo leghista e si renderà conto di quanto lui abbia bisogno di un bel corso di formazione alla democrazia".
Sgobio “Zaia se la prenda con Bossi”. "Il ministro Zaia si sente 'offeso' dalla decisione del Comune di Acquaformosa che ha dichiarato il suo comune 'deleghizzato'? Zaia farebbe bene a prendersela con Bossi, Calderoli, Bricolo e compagnia". Lo afferma in una nota il responsabile Mezzogiorno del Pdci, Pino Sgobio. "Questi - aggiunge - un giorno sì e l'altro pure, dal federalismo, alle gabbie salariali, al tricolore, pare abbiano perso la bussola politica, sfornando idee, progetti e proposte che minano l'unità d'Italia e hanno il chiaro sapore dell'antimeridionalismo. E' proprio il caso di dirlo: chi è causa del suo mal pianga se stesso"
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Reazioni
L'iniziativa del comune di Acquaformosa sta avendo un grande risalto, come prevedibile, su tutti i quotidiani nazionali e non sono tardate ad arrivare le prime reazioni.Preoccupato il Ministro della Lega Zaia. "Nel dettare questo comunicato mi spiace dover dare visibilità ad un amministratore della Repubblica italiana la cui mente si è tanto smarrita da fargli perdere la bussola del rapporto istituzionale, politico e sociale, che regolamenta il nostro Paese. E' talmente perso nei suoi deliri da suscitare nelle menti più avvedute fantasmi fin troppo importanti per lui". Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, commenta la decisione del Sindaco di Acquaformosa che ha dichiarato il suo comune "deleghistizzato". "Viene invece solo da sorridere - ha aggiunto - nel constatare che un Sindaco, e lo dico da amministratore (ed è dal 1983 che lo sono), abbia come principale preoccupazione quella di mettere tabelloni per dire che il suo Comune è 'deleghistizzato', ammesso che ciò voglia dire qualcosa per la stragrande maggioranza degli italiani". "Stupisce - ha sostenuto Zaia - che in momento nel quale molti temi che riguardano il Mezzogiorno d'Italia sono al centro del dibattito politico, un Sindaco senta la necessità di una simile iniziativa propagandistica. Viene il dubbio che in realtà si abbia paura del federalismo e delle idee di fondo della Lega che cominciano a penetrare anche nel sud del Paese". "Come Manzoni andò a sciacquare i panni in Arno per appropriarsi delle parole giuste per scrivere i Promessi Sposi - ha concluso Zaia - forse il nostro dovrebbe venire a risciacquare i propri deliri e i propri fantasmi nel Po. Le sue cognizioni di quello che definisce 'il pensiero leghista' sono raccapriccianti. Lo invito, per questa sua stranita formazione culturale, ad andare oltre i luoghi comuni e a superare quelli che a me appaiono semplicemente dei pregiudizi. Venga in Val Padana, parli con il popolo leghista e si renderà conto di quanto lui abbia bisogno di un bel corso di formazione alla democrazia".
Sgobio “Zaia se la prenda con Bossi”. "Il ministro Zaia si sente 'offeso' dalla decisione del Comune di Acquaformosa che ha dichiarato il suo comune 'deleghizzato'? Zaia farebbe bene a prendersela con Bossi, Calderoli, Bricolo e compagnia". Lo afferma in una nota il responsabile Mezzogiorno del Pdci, Pino Sgobio. "Questi - aggiunge - un giorno sì e l'altro pure, dal federalismo, alle gabbie salariali, al tricolore, pare abbiano perso la bussola politica, sfornando idee, progetti e proposte che minano l'unità d'Italia e hanno il chiaro sapore dell'antimeridionalismo. E' proprio il caso di dirlo: chi è causa del suo mal pianga se stesso"