In questo momento le polemiche contribuisco unicamente ad indebolirci mentre, oggi più che mai, andrebbe ricercata con forza l'unità che noi arbëreshë siamo stati capaci di mantenere solo in rari momenti. L. B.
COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO DI ACQUAFORMOSA
La scelta di “Commissariare” l’ Eparchia Greco-Bizantina di Lungro, ha lasciato perplessi e sfiduciati gran parte dei cittadini Italo-Albanesi e dei fedeli della chiesa.
E’ come se la storia fosse tornata indietro di 90 anni, quando le nostre chiese dipendevano dalla diocesi di rito Latino di Cassano allo Ionio. Il sogno di autonomia è costato sangue e sacrifici dei tanti religiosi che si sono immolati per poter avere una eparchia e una chiesa, con i riti tradizionali Greco- Bizantini, riconosciuta da Roma. Sicuramente i padri fondatori, veri scrigni di cultura e di personalità, si staranno indignando per il complesso di fattori che hanno determinato questa vera e propria fase di recessione.
Non voglio essere ingeneroso ma tutto ciò è stato possibile per un lascito, non certo trascendentale, del passato vescovo, che si è distinto più per le assenze che per un rapporto fertile con le popolazioni e i propri fedeli. Speriamo che il Reverendissimo Vescovo Salvatore Nunnari , persona eccelsa, a cui è stato affidato il compito di Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Lungro, possa in tempi rapidi riportare a ragione le eventuali divergenze e che la nostra Chiesa possa, presto, avvalersi alla propria guida di un Eparca scelto tra i tanti “Papas” che ancora operano nei nostri paesi.
Sono intervenuto in questa vicenda perchè sollecitato da più credenti che mi hanno dimostrato perplessità e rabbia per la decisione di “commissariare” la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra cultura.
Giovanni Manoccio
Sindaco di Acquaformosa