IL COGNOME RASCA
A parere di Maxia 2015, 724 tale cognome, attestato un paio di volte (Leonardus Rascha; Meriani Rasche) in documenti notarili trecenteschi (1320- 1326), vergati in latino (Basso-Soddu, 130, 161) trarrebbe origine dal nome di un monastero rumeno, con tale nome. Da dove attinga questa informazione non ci è detto. A ben guardare, innanzitutto la costituzione del monastero rumeno (che prende denominazione dal locale idronimo Rasca) pare successiva al 1363, secondariamente, cosa di cui Maxia non si è accorto, si trova Raskis in CBonarcado, sch. 73 (: Petru Raskis su presbiteru meu), e nello stesso troviamo un Cipari Arrasca alla sch. 142 e un top. binia d'Arrascas 'vigna d'Arrascas', alla sch. 200, in cui molto probm. seguendo le modalità prostetiche del camp., si prefissa con ar- sulla rotata iniziale, visto che la vocale subito seguente è a (cfr. arramasit 'rimase' dello stesso condaghe, ove il fenomeno è ben presente anche se oscillante, cfr. Virdis CV-CVI), indi per cui temo che anche il Rasca notarile andrà interpretato come un onomastico encorico e, come vediamo, sostratico. Una base onomastica Rask- (: Raskos, Rasku-poris) ci è offerta infatti in grossa quantità dal trace e si pensa valga 'regale' (Decev, 393) oppure quanto il germ. rasch, rash 'veloce, rapido, potente' (Russu 1969, 135; Duridanov 1985, 82; Orel 2003, 297); c'è oggi in area balcanica un nome di fiume slavo Raškovec che potrebbe agevolare tale ipotesi, ma lo stesso Duridanov 1975, 151 lo deriva dal nome proprio bulgaro Raško; invero nomi di fiumi con Rask- sono frequenti in area russa (: Rask Sobjanka, Raskabalьxa, Raskopanka ecc., cfr. Vasmer 1968, iv: 22); inoltre un idronimo Rashkadolit troviamo oggi in Albania (Lafe, 246), e un altro ancora, di nome Rasca, troviamo nel tarantino (Rohlfs 1986, 105), evidente retaggio del sostrato messapico (cfr. qui Gallisai, Taras); Raška era poi il nome del fiume (al confine del Kossovo) su cui si sviluppò la civiltà serba; in sancostantinese, dialetto arbëresh, trovo rrahj 'ruscello' (Camaj 1993, 225), che potenzialmente può derivare da un *raski. La conferma della giustezza di tale idea, ci giunge con Spano, 20 e Angius i, 116-117 che riportano l'idronimo di Aràschisi (o Aràscisi secondo l'inflessione camp.) per Meana. Un cogn. Rasku è infine reperibile fra gli albanesi (2 casi nella sola Tirana, NT, ma manca in Bidollari).