Ho la gioia di condividervi che questa Parrocchia, come consuetudine da alcuni anni, nel mese di maggio organizza a Cosenza un raduno di gruppi provenienti dai Paesi Arbëresh della Provincia i quali, nei sontuosi e regali abiti della tradizione, la cui foggia risale ai secoli XVIII-XIX, attraversano il salotto della Città e confluiscono nel magnifico luogo di incontro di Piazza Bilotti.
La manifestazione, giunta alla terza edizione, è denominata “Bukurìa Arbëreshe Kosenxë” – “La Bellezza Italo – Albanese a Cosenza” e in questo 2018 si terrà Domenica 20 maggio.
Bukurìa non è la Vallja, che deve svolgersi nei tempi e modi giusti e nei luoghi storici, e non è neanche una manifestazione folkloristica. Sono chiaramente invitati a partecipare liberamente i tradizionali gruppi delle Vallje e i gruppi folkloristici dei Paesi Arbëresh, nonché coppie e singole persone, con indosso gli abiti di gala, per esprimere, con la sola presenza ma anche con canti e danze, la gioia e l’onore di appartenere a un popolo che continua a mantenere accesa la fiaccola dei valori di una storia e di una parola data.
Essa ha come principale intento di rendere visibile e in maniera unitaria, nella Città capoluogo della Provincia la presenza degli Arbëresh in Calabria - “popolo magnificamente integrato ma non omologato”.
La proposta di “unitarietà” prende spunto dal lungimirante provvedimento di Papa Benedetto XV che nel 1919 “unificò” le Comunità degli albanesi di rito bizantino in Italia erigendo per loro l’Eparchia di Lungro, che si appresta a celebrare nel prossimo 2019 i primi cento anni di vita.
Questo provvedimento giuridico, unico e solo, a favore degli arbereshe ha contribuito in maniera decisiva a mantenere in vita la nostra realtà – perché aveva un centro unitario nell’Eparchia e una alta figura di collegamento e di rappresentanza istituzionale nel Vescovo arberesh.
La storia documenta i benefici dell’unità ecclesiale di questi 100 anni dell’Eparchia, il nostro popolo ha continuato a custodire e coltivare le tradizioni, col sostegno dei sacerdoti e nella vita delle chiese, che progressivamente hanno assunto una “fisionomia orientale bizantina”, nel territorio latino della Chiesa Cattolica, addirittura recuperando quanto si era perso nel tempo, e il cammino continua ancora.
Alla proposta hanno aderito tutte le Amministrazioni Comunali dei Paesi Arbereshe della Provincia di Cosenza e due della Basilicata, il Comune di Cosenza, la Provincia di Cosenza, la Regione Calabria. Hanno decisamente confermato la loro adesione la FAA (Federazione Associazioni Arbereshe) e UNIARB (Unione Associazioni Nazionali Arbereshe).
Forse è la prima volta in assoluto che si raggiunge questa larga intesa. L’unità – nel rispetto delle differenti opinioni in dialogo - è l’unica via percorribile per il raggiungimento di scopi costruttivi e duraturi.
Bukurìa è una forte proposta per l’Arberia di un progetto di cammino unitario, perché la battaglia è dura e solo “uniti” si vince e la vittoria è continuare a vivere.
Domenica 20 maggio a Cosenza, Bukurìa arbëreshe... bashk... me harè.
Protopresbitero Pietro Lanza
(Parroco, Vicario Generale della Eparchia di Lungro)