Positiva la visita in Albania effettuata nei giorni scorsi in occasione del 550esimo anniversario della morte di Skanderbeg.
Accolti a braccia aperte dalle massime autorità albanesi nel 550esimo anniversario della morte di Skanderbeg.
Il presidente della Repubblica, 1\ir Meta, il primo minisuro albanese, Edi Rama, i ministri della Cultura, Mirela Kumbaro, della Diaspora, Pandeli Majko e l'arcivescovo metropolitano di Tirana e Durazzo, George Frendo, a Tirana e a Lezha, per rinsaldare i legami storici con l'Arberia, hanno ricevuto la delegazione arbereshe capitanata dai docenti universitari, Francesco Altimari dell'Unical e Matteo Mandalà dell'università di Palermo, e composta da studiosi e rappresentanti delle associazioni provenienti da San Demetrio Corone, Pallagorio, San Nicola dell'Alto, Lungro, Firmo, Plataci, Piana degli Albanesi, San Benedetto Ullano, Santa Sofia d’Epiro, San Costantino Albanese e Castroregio.
L'Arberia, di fatto, è stata la vera protagonista dell'a-pertura delle celebrazioni pannazionali organizzate dal governo albanese per ricordare la figura monumentale di Giorgio Kastriota Skanderbeg, eroe che con la sua straordinaria abilità militare e politica e con la sua capacità diplomatica, riuscì a unire gli albanesi sino e creare un esercito Vincente che, per oltre 25 anni, riuscì a resistere all'avanzata dei turchi ottomani, costituendo così un vero e proprio baluardo in difesa dei valori della civiltà europea e cristiana.
Una cerimonia solenne e densa di legami culturali e storici tra l'Albania e la diaspora arbëreshe che vive in Italia da cinque secoli e mezzo.
Il palazzo delle Brigate, il palazzo dei Congressi, il teatro della chiesa ortodossa e il municipio di Tirana sono stati i luoghi che hanno visto protagonisti gli arbëreshë. La delegazione guidata da Altimari e Mandalà, mercoledì pomeriggio, è stata anche ospite del sindaco di Tirana, Erion Veliaj, il quale in segno di fratellanza e di unione del popolo albanese, ha consegnato le chiavi della città alla delegazione arbëreshe.
Sono stati due giorni intensi per il gruppo composto da 150 persone, espressione della vivacità culturale dell'Arberia: cantanti, studiosi, esperti di storia, gruppi folkloristici e teatrali, studenti delle scuole arbëreshe, rappresentanti delle associazioni attive nelle regioni dove, da oltre cinque secoli, insiste la minoranza linguistica italo-albanese.
Mercoledì sera al teatro della cattedrale ortodossa di Tirana, davanti al presidente Meta e ai ministri Kumbaro e Majko, gli artisti arbëreshë, con opere teatrali e canti della tradizione, hanno rievocato la figura storica di Giorgio Kastriota Skanderbeg.
Da: Gazzetta del Sud del 21-01-2018