
Il Prefetto è stato accolto da S. Ecc.za mons.Sotir Ferrara, dal clero, le religiose/i, i seminaristi del Seminario Minore, dal popolo di Dio e dalle autorità civili e militari.
Dalla chiesa adiacente all’episcopio, dedicata a S. Nicola di Mira, nella quale si custodisce la preziosa iconostasi della scuola cretese, si è snodata la processione tra i saluti e il canto del “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”, per arrivare in cattedrale, già gremita di fedeli.
Dopo il canto del Ton Despòstin, l’eparca, mons. Sotir Ferrara ha rivolto al Prefetto un saluto toccante e denso di significato. Così, si esprimeva il presule: "E' una grande gioia festeggiare insieme a lei l’odierna solenne memoria, e la sua presenza sottolinea anche la presenza del Santo Padre: lei ci porta la sua benedizione e siamo lieti di questo. Da sei secoli il nostro popolo ha sempre venerato la figura del Santo Padre. Il modo di essere cristiani orientali che hanno saputo ben sposare la presenza dell'altro rito occidentale, il rito latino, che parte della nostra popolazione segue, è testimoniato - ha aggiunto mons. Ferrara - dall'unico presbiterio di entrambi i riti che oggi concelebra la Divina Liturgia. Questo - ha concluso - lo dobbiamo alla lungimiranza del Servo di Dio Padre Giorgio Guzzetta, che è sepolto in questa cattedrale e del quale abbiamo iniziato il processo di canonizzazione".
In segno di gratitudine e fraternità, il vescovo di
Piana ha donato all’em.mo Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali
un encòlpio, con impressa l’immagine
della Madre Dio.
Alla Divina Liturgia, presieduta dall’eparca, erano presenti tutti i presbiteri della diocesi.
L’omelia è stata proferita dal card. Sandri, che ha evidenziato le virtù cristiane del grande megalomartire Demetrio e l’attualità del Santo, nonostante la distanza dei secoli trascorsi. “Anche oggi, diceva il porporato, le nostre Chiese locali hanno bisogno di nuovi Demetrio che annuncino senza riserve e paura il kerigma del Vangelo. Ed aggiungeva: “Il ruolo dell’unicum dell’eparchia di Piana è segno dell’unità della Chiesa indivisa ”.
La Divina Liturgia Pontificale è stata animata dalla corale della cattedrale.
Erano presenti alla cerimonia, anche l’arcivescovo di Palermo, S.E. mons. Paolo Romeo ed il Segretario Generale del Governatorato della Città del Vaticano, l’ecc.mo mons. Renato Boccardo, nonché i primi cittadini di tutti i paesi italo-albanesi di Sicilia.
Alla fine del solenne pontificale, i fedeli, con grande gioia hanno voluto salutare, con spirito di devozione e spontaneità, il Prefetto, chiedendo la sua benedizione.
Si sono vissuti momenti di autentica agape fraterna tra il clero, l’eparca e gli illustri ospiti.
Nella serata della stessa giornata, presso il Palazzo Bonaccori, adiacente alla chiesa di San Nicolò dei Greci, in Palermo, è stata inaugurata una mostra di oggetti sacri della tradizione romana e bizantina, allestita con la partecipazione dell’arcidiocesi di Palermo e di Monreale e dell’eparchia di Piana degli Albanesi.
Inoltre, l’indomani, il 27 ottobre, nella con-cattedrale
dell’eparchia, nella Martorana a Palermo, mons. Aldo Giordano Segretario
Generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, ha tenuto una conferenza
su “Il dialogo ecumenico in Europa: Dalla
prima Assemblea alla terza Assemblea Ecumenica Europea” (Sibiu 2007), alla
quale ha partecipato un buon numero di gente (Besa/Roma Gennaio 2008).