Paola Desideri e Carlo Consani hanno presentato a Teramo, il giorno 14 Maggio u.s., il volume Minoranze
linguistiche. Prospettive, strumenti, territori, che hanno recentemente
pubblicato per le edizioni Carocci. Hanno presentato al seminario Francesco Bonini, direttore del
Dipartimento di Storia e critica della politica, e Bernardo
Cardinale, coordinatore del Dottorato di ricerca in Analisi delle
politiche di sviluppo e promozione del territorio. Il coordinamento dei
lavori è stato di Giovanni Agresti, della Facoltà di Scienze politiche.
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Paola Desideri e Carlo Consani sono, rispettivamente, ordinario di
Didattica delle lingue moderne e ordinario di Glottologia all’
Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Il volume Minoranze linguistiche. Prospettive, strumenti, territori si inserisce nel dibattito sulle lingue minoritarie e sul plurilinguismo, e affronta da diverse prospettive l’alloglossia, ovvero l’uso di una lingua diversa da quella ufficiale di uno Stato.
Partendo da un’analisi teorica, sociolinguistica e storico-culturale delle minoranze, gli autori analizzano le tre varietà alloglotte di antico insediamento dell’area abruzzese e molisana (arbëresh, romanés e slavo-molisano). Approfondiscono, inoltre, la situazione dinamica della lingua italiana in contatto con le sempre più numerose lingue immigrate, per una rivisitazione delle nozioni di comunità, identità e alterità alla luce della valorizzazione del relativismo culturale e dell’eterogeneità linguistica.
Il volume Minoranze linguistiche. Prospettive, strumenti, territori si inserisce nel dibattito sulle lingue minoritarie e sul plurilinguismo, e affronta da diverse prospettive l’alloglossia, ovvero l’uso di una lingua diversa da quella ufficiale di uno Stato.
Partendo da un’analisi teorica, sociolinguistica e storico-culturale delle minoranze, gli autori analizzano le tre varietà alloglotte di antico insediamento dell’area abruzzese e molisana (arbëresh, romanés e slavo-molisano). Approfondiscono, inoltre, la situazione dinamica della lingua italiana in contatto con le sempre più numerose lingue immigrate, per una rivisitazione delle nozioni di comunità, identità e alterità alla luce della valorizzazione del relativismo culturale e dell’eterogeneità linguistica.