
A conclusione dell'economia di salvezza operata da Gesù Cristo (incarnazione, morte, resurrezione, ascensione al cielo nella gloria), l'invio sui discepoli, a Pentecoste, dello Spirito Santo - che ogni cristiano riceve personalmente nella Cresima - opera la trasformazione dell'uomo e la sua santificazione.
Il Synaxàrion di questa domenica (3 giugno) precisa: "Oggi domenica dopo pentecoste, festeggiamo tutti i santi di ogni luogo della terra dell'Asia, dell'Africa e dell'Europa, del settentrione e del mezzogiorno".
L'Orologhion di Grottaferrata - ossia la "Raccolta di Sacre Ufficiature per uso dei fedeli del 1935" - ha insegnato a pregare, secondo la rubrica e la pietà bizantina, diverse generazioni di fedeli. Per questa domenica, dopo aver spiegato il senso della festa di tutti i santi, quel manuale aggiunge:
"I santi ci tendono le braccia e ci invitano a partecipate alla loro suprema felicità alla quale il preziosissimo sangue di Gesù Cristo ci dà i più sacri diritti, quel Sangue che è appunto il prezzo di acquisto dell'eterno Regno per noi, come per quella moltitudine innumerevole, della quale oggi la Chiesa fa brillare ai nostri occhi le palme e le corone".
La Chiesa bizantina con il Kondàkion di questa domenica di tutti i santi prega così il Santo dei Santi:
"Quali primizie della natura, all'autore del creato, la terra ti offre, Signore, i martiri teofori. Per le loro suppliche, custodisci in pace profonda la tua Chiesa, il tuo popolo, Signore misericordioso" (Besa/Roma).