- Scritto da D. Cuccia et al.
- Categoria: Contessa Entellina - Kundisa
La gravità delle recenti vicende e dispute
religiose, verificatesi in Contessa Entellina, ha indotto i
sottoscrittori, appartenenti alla comunità arbëreshe di Sicilia, a
prendere posizione proponendo alcune pubbliche riflessioni.
È
universalmente noto il ruolo svolto nel corso dei secoli dal clero
bizantino-greco per la salvaguardia della identità culturale e
religiosa degli italoalbanesi (arbëreshë) e l’erezione della Diocesi di
Piana degli Albanesi ne è stata, da parte della Chiesa cattolica, il
riconoscimento istituzionale più importante.
L’Eparchia, nelle comunità arbëreshe (Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela) è stata chiamata ad esercitare la giurisdizione religiosa per i cattolici di entrambi i riti (il bizantino greco e il romano). Tale diversità rituale, come ognuno può e deve comprendere è un elemento di ricchezza culturale e costituisce ormai una delle peculiarità di quelle comunità.
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L’Eparchia, nelle comunità arbëreshe (Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela) è stata chiamata ad esercitare la giurisdizione religiosa per i cattolici di entrambi i riti (il bizantino greco e il romano). Tale diversità rituale, come ognuno può e deve comprendere è un elemento di ricchezza culturale e costituisce ormai una delle peculiarità di quelle comunità.
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