Greci oggi.
La comunità arbreshe è particolarmente accogliente, ha il dono
dell’ospitalità sacra e per la parola data "la Besa" non viene mai
meno. Conserva le tipiche tradizioni locali.
Il
celebre dramma lirico S. Bartolomeo, opera dell’Abate Luigi Lauda,
scrittore e poeta italo-albanese e primo storico di Greci, questa
rappresentazione si svolge nel mese di agosto il in occasione della
festa patronale e coinvolge tutta la popolazione da circa un secolo. Il
tipico canto della Kalimera, reliquia di canti epirotici di ispirazione
orientale, tipici del rito greco-ortodosso di cui Greci era fiera e che
ha conservato fino al XVII secolo.
.

Il 24 agosto è festa grande a Greci, un tempo si svolgeva
una delle piu' importanti fiere di bovini della zona, si rievoca
l'antico dramma che in grecese si dice "Skurcjogni", ovvero la
decorticazione del Santo Patrono Bartolomeo. Verso le dodici figuranti
locali sul monte Calvario procedono alla cattura del santo,
rappresentato da una controfigura, scortato dalle guardie viene
condotto in Piazza Purgatorio dove si svolge la celebre
rappresentazione teatrale, su testo scritto dall'Abate Luigi Lauda,
scrittore di testi lirici, dove gli attori, tutti grecesi declamano
itesti accompagnati da motivi tradizionali, che furono composti da
Mons. Adolfo Colasanto. Le scenografie e i costumi sono messi a
disposizione dalla Ditta Iannino Maurizio di Lapio.
Ormai Maurizio è diventato a Greci un'istituzione perchè da oltre un ventennio assicura lo svolgimento del dramma sacro.
Il
Dramma, composto in lingua italiana - stile alfieriano - dall’Abate
Luigi Lauda di Greci, consta di cinque atti e narra della
evangelizzazione della terra d’Armenia da parte di San Bartolomeo,
della conversione del re di quel paese, Polimio, della cattura del
Santo da parte del fratello di questi, di nome Astiage, usurpatore del
trono d’Armenia. Il Santo viene processato sommariamente e condannato a
morte mediante decorticazione e decapitazione. Segue il duello tra
Polimio e Astiage. Quest’ultimo cade trafitto e prima di morire si
pente e si converte al Cristianesimo. Il dramma si conclude con
l’apoteosi del Santo.

Un magnifico concerto di
campane è dedicato a San Bartolomeo, padrono di Greci, da parte dei
grecesi emigrati negli Stati Uniti. Narra la tradizione infatti di un
miracolo avvenuto proprio nei loro confronti. Questi lavoravano in una
miniera quando sentirono le campane del Santo suonare "a stormo". Si
portarono fuori per rendersi conto del fenomeno, quando la miniera
crollò completamente. Anche la comunità
italo-americana di grecesi della seconda generazione, ricordano il
paese natale grecese, ha rievocato fino agli anni 60 il dramma di S.
Bartolomeo e sarebbe bello ripristinarlo! Si fa appello ai grecesi
emigrati negli USA.L'Amministrazione comunale
diretta dal Sindaco Donatella Martino, di intesa con la Pro-loco e
l'Associazione culturale grecese, hanno ereditato questo evento e lo
trasmettono alle nuove generazioni con entusiasmo e passione civile.
Giovanni Orsogna